Cerano
bottiglie di grappa con serpenti Stasera non provavo interesse nemmeno per il cibo, provavo nausea nel vedere gli spaghetti di riso, il tofu, l’anatra e il maiale alla griglia, mi sono accontentato di alcuni dolci a forma di grossa pastiglia, erano buoni, ma avevano uno strano sapore. Sono tornato all’ostello con la speranza di ritrovare letto e zaino, in ogni caso possedevo “l’arma segreta”, la chiave del portone. L’ostello è una gran casa accogliente ed è strutturato su diversi piani, ci sono tante stanze comunicanti con letti a castello, l’unico problema è il bagno, ce n’è solo uno per piano e l’attesa è lunga. L’interno è particolare, con marmi neri e sanitari colore vinaccia e la vasca sarebbe stretta anche per un cinese. Nell’anticamera c’è un frigorifero per gli ospiti che contiene marmellate, strane salse e involucri misteriosi. Alla mattina ho pagato tre pernottamenti a Mr. Lee, il manager dellostello, poi mi sono immerso nel traffico e nello smog della città. Sono affamato, già stanotte dopo liniziale disgusto per il cibo cinese, lo stomaco era assalito dai crampi della fame: ho festeggiato il rinato amore per la cucina cinese con wonton al vapore. A questora impiegati e studenti affollano minuscoli negozietti, tutti fanno colazione o comprano spuntini per la mattinata. Si vendono hamburger e crêpe salate, i cuochi lavorano ad un ritmo infernale, sembra una catena di montaggio: cè chi taglia i panini, chi imburra, chi cucina sulla piastra, chi prepara i sacchetti, tutto avviene ad un ritmo frenetico senza interruzioni, come in un thriller mozzafiato. Scendono sottili gocce di pioggia, con il
MRT sono andato al mausoleo di Chiang Kaishek, che si trova in unenorme
piazza (il Generalissimo non è sepolto qui, la sua tomba si trova
nellex residenza nei dintorni di Taipei). Sul fondo cè il mausoleo a forma di
pagoda bianca con il tetto in maiolica blu, ai lati ci sono il palazzo dei concerti ed il
teatro nazionale. I tre edifici in stile classico cinese svettano tra Chiang Kaishek partecipò alla rivoluzione del 1911, fu capo di stato maggiore nel governo del Dr. Sun Yatsen e diventò il massimo esponente del partito del Kuomintang. Entrato in contrasto con i comunisti, costituì a Nanchino, nel 1927, il governo nazionalista. Dopo lo scoppio del conflitto Cino Giapponese e loccupazione della Manciuria del 1931, fu costretto, nel 1941, ad accettare la collaborazione comunista per resistere allavanzata giapponese. Fu eletto presidente della Cina nel 1943 e nonostante le lotte tra il Partito Comunista e il Kuomintang fu riconfermato in carica nel 1948. Dopo lascesa al potere di Mao Tse-Tung, si rifugiò a Taiwan, nel 1949, con un milione e mezzo di Cinesi. Nel 1950 diventò presidente della Cina Nazionalista e rimase in carica fino alla morte, avvenuta del 1975 alletà di ottantasette anni, gli succedette il figlio Chiang Chingkuo. Sono entrato nel mausoleo che è stato inaugurato il cinque aprile 1980 in occasione del
quinto anniversario della sua morte, è alto settanta metri e occupa unarea di
250.000 metri quadrati, allinterno cè una grande statua del
Generalissimo del peso di venticinque tonnellate, le pareti sono in marmo e il
pavimento è coperto da tappeti rossi. Alcune iscrizioni dicono: Etica, democrazia,
scienza, lessenza dei tre principi del Popolo e del credo politico di Chiang Kaishek, e ancora La vita deve promuovere il sostentamento dellumanità
e delluniverso. Ai lati, due soldati in divisa bianca stanno sempre
sullattenti, cè una persona addetta esclusivamente a loro, che ad intervalli,
si avvicina e sistema labito, le spalline, i guanti e lelmetto. Questa tortura
dellimmobilità totale dura due ore e finisce con il cambio della
guardia. Ho assistito alla cerimonia, il picchetto si muoveva ad unandatura
innaturale e forzata, le guardie facevano roteare il fucile con la baionetta innestata,
più che ad una cerimonia sembrava di assistere ad unattrazione
circense. Ai piani inferiori cera unesposizione di memorabilia, doggetti
posseduti dal Generalissimo: automobili, foto, lettere autografe, vestiti,
divise colore verde oliva, bandiere, era un tuffo nel passato. In alcune stanze
cerano mazzi In un ristorantino ho mangiato anatra con riso e verdure, gli avventori sono intenti a leggere giornali a fumetti messi a disposizione dal proprietario, sono così concentrati che sembrano preferire la lettura al pranzo. Sono poi andato al giardino botanico, è decadente, mal tenuto ed in rifacimento, solo il grosso stagno è degno di nota, tutto ricoperto da un tappeto di giganteschi fiori di loto. La corolla di questi fiori è commestibile, lho vista vendere sui banchi dei mercati. Con il MTR sono sceso alla fermata di ChungHsiao Road, nella piazza sorge il monumento eretto in onore del Dr. Sun Yatsen, leroe e il padre della Cina moderna, eletto presidente della Repubblica nel 1911 dopo labdicazione dellimperatore Pu Yi, personaggio venerato sia dal Partito Comunista Cinese sia dal partito del Kuomintang di Taiwan. Entrambi i Paesi lo ritengono il fondatore della Cina moderna e rappresenta lunico comune denominatore tra i due governi. La sua statua si trova allinterno di una costruzione in cemento grigio a forma di pagoda realizzata negli anni sessanta, è un brutto edificio che ricorda i santuari dellex impero sovietico. Dopo il consueto appuntamento con i personal computer del Nova Computer Arcade ho ripreso il MRT, alcuni cartelli ricordano che chi è trovato nelle stazioni o sulle carrozze a mangiare o a masticare chewing-gum è pesantemente multato. Anche qui tutti sembrano schiavi dei telefoni cellulari, i più giovani lo portano al collo, appeso ad un cordone colorato. Sono sceso alla fermata di Chihsian per visitare il mercato notturno di Shihlin, è un posto enorme che si sviluppa per una lunga via e nelle strade laterali: si vendono oggetti vari, pupazzi, accessori per telefoni cellulari, ma anche abbigliamento e tanto cibo. Sono stato colpito dai venditori abusivi che sostavano al centro della via principale o sotto i portici. Se avevano il sentore dellarrivo della polizia, richiudevano la mercanzia allinterno di grandi lenzuola, occultandola nei negozi regolari (cera una strana solidarietà e complicità fra venditori regolari ed abusivi). Sembrava di assistere al fuggi fuggi che cè in Italia quando i venditori extracomunitari devono fuggire dai vigili urbani. La folla affollava le vie e si faceva fatica a camminare. Per cena ho fatto tanti piccoli assaggi: una pannocchia con
dentro un salsicciotto, wonton al vapore, un grosso raviolo ripieno di carne e da bere una
limonata dolcissima, ma rimpiangevo un rinfrescante tè verde ghiacciato! Oggi
ho conosciuto Yuko, una commessa di un negozio di pittura dove non si vendono vernici ma
pennelli e tavolette dinchiostro di china (da strofinare con un po
dacqua contro le pietre intagliate che fanno da tavolozza). Stiamo parlando della Tornato in ostello ho conosciuto una giapponese di nome Michiko, mi ha parlato dellItalia e del nostro cibo, del suo amore per il prosciutto crudo e per il formaggio parmigiano, le ho dato il mio indirizzo di posta elettronica dicendole di scrivermi pure quando verrà nel Bel Paese, magari prima o poi la ritroverò davanti al portone di casa! Allostello, la comunità più presente è quella dei canadesi, alluna di notte stanno ancora banchettando con cioccolata e patate fritte. Allindomani ho fatto colazione con unomelette e una fetta di carne, volevo un hamburger ma non mi sono capito con chi ha preso lordinazione, poi ho cambiato alcuni travellers chèque alla Banca di Taiwan situata davanti al palazzo presidenziale, un edificio in mattoni rossi in stile Vittoriano. Ho preso il bus per Wulai, un paesino di collina che dista una trentina di chilometri da Taipei, famoso per le cascate e per le sorgenti dacqua calda, ormai non più utilizzabili perché espropriate dagli alberghi che le hanno privatizzate. La fermata del bus è nei pressi del Parco della Pace, solo dopo avere interpellato una quindicina di persone ho trovato quello giusto, ma quanta fatica! Il viaggio è durato unora e in poco tempo sono sparite le brutture architettoniche e il cemento di questa città da tre milioni dabitanti. Abbiamo iniziato a salire su per le colline: nella valle scorre il fiume Nanshih utilizzato in più punti per creare energia elettrica. Nei pressi di Wulai il fiume ha un bel colore verde smeraldo con riflessi blu, sulle due rive cè chi pesca e chi mangia allombra denormi massi, questa è una scena che non mi sarei aspettato nei dintorni di Taipei. Ci sono tanti ristoranti
specializzati nel cucinare gamberi e pesci di fiume, le bancarelle invece, vendono funghi
di montagna, strani tuberi e grappe casalinghe: ero attratto da quella con
spicchi daglio, gamberetti, bacche e radici, lavrei voluta comprare ma costava
un po troppo, per una bottiglia che avrei utilizzato come soprammobile! Ho preso un
piccolo treno elettrico che arriva fino alla stazione di partenza della funivia, situata
in un posto chiamato Giardino del Limpido Corso, la vista spazia sulla valle e
una cascata dacqua precipita in una profonda Wulai è stata una vera sorpresa, forse perché come alle gole di Taroko ci sono stato in un giorno infrasettimanale. Oggi è un posto tranquillo, ma nei fine settimana, il luogo diventa una Rimini agostana. Sulla via del ritorno ho conosciuto una ragazza di Taoyuan di nome Minnie, un po svampita come il personaggio del fumetto di Walt Disney e una canadese di nome Roona. A Taipei sono salito al ventisettesimo piano del Mitsuchoski Department Store per vedere il tramonto: la città dallalto è impressionante. Sono entrato in un ristorante self service: nulla di quello che ho assaggiato mi ha soddisfatto, la cosa che ho apprezzato maggiormente è stato il brodo che sostituiva il tè (nel locale non cera acqua da bere). Sono entrato in un negozio di CD enorme e fornitissimo, le copertine degli album erano in cinese e dopo un po sono uscito, sia per limpossibilità di leggere i titoli, sia per lenorme quantità di materiale: questi megastore vanno presi a piccole dosi. Quando mi è tornata fame non ho resistito alle tentazioni di un negozio di sushi che vendeva pesce fresco, servito su bocconcini di riso avvolti in foglie dalga nori. I prezzi erano popolari: cerano sushi con tonno, salmone, uova colorate e pesci sconosciuti, tutto era buono ma cera troppo riso e le salse alla soia avevano sapori troppo decisi. Dopo avere mandato e-mail dai computer del Nova Computer Arcade sono andato con il MRT al mercato notturno di Tihua, qui le bancarelle vendevano solo cibo, era unorgia dodori, sapori e colori: si potevano trovare tutte le specialità di Taiwan. Ormai ero sazio e mi sono limitato a guardare malinconicamente tutto quel ben di Dio, rammaricandomi per le nefandezze alimentari che avevo ingurgitato stasera. Sono passato davanti ad un negozio specializzato in granite alla frutta candita e sciroppata e sono entrato: le macchine trita ghiaccio funzionavano senza sosta e sembrava di mangiare neve appena caduta, tutto di un tratto mi sono sentito come un bambino davanti alla magia della neve. Sono tornato in ostello, i piedi mi facevano male ed ero stanco e sudato. La serata è terminata sotto la doccia: avevo progettato di passare le notti della capitale in locali alla moda come il Kiss la Boca, il @Live o il Fever. Voglio sempre vedere tutto senza fermarmi un attimo, è come se volessi “assorbire” e penetrare nell’anima della città, non riesco mai a scendere a compromessi.
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