Ho raggiunto il “nuovo centro”, cisono due Stasera ho visto un locale specializzato in sushi, gli avventori erano seduti davanti ad un nastro trasportatore e le portate passavano continuamente davanti ai loro nasi, i minuscoli piattini erano scelti come in un self service, mi sono trattenuto dallentrare perché li avrei provati sicuramente tutti. In altri locali i commensali erano seduti attorno ad un lungo tavolo rettangolare, in alcuni cucinavano essi stessi usando minuscole pentole, in altri uno chef cucinava davanti ai loro occhi quello che più desideravano. Mangiare a Taiwan può essere molto economico e un piatto di riso o di spaghetti di riso consumato per strada può costare uninezia, invece nei locali più alla moda si possono spendere cifre astronomiche. Il locale più curioso era un capannone con allinterno una piscina, intere famiglie munite di canne pescavano gamberi. Dopo la pesca, tutti si spostavano in un'altra area, dove c'erano tavoli tipo quelli da pic-nic, qui i pescatori da città cucinavano il loro bottino ittico su griglie elettriche. Ho mangiato dim sum
cotti al vapore, sono preparati allistante e messi a cuocere sotto ampi sbuffi di
vapore in cestelli di bambù rotondi, una volta cotti assomigliano a dei piccoli panini
appena lievitati. La preparazione, sia per la pasta sia per il ripieno (di solito carne
con verdure) è fatta manualmente, ma piatti e bacchette sono usa e getta:
anche nel campo culinario il vecchio ed il nuovo si rincorrono sempre. Sui marciapiedi
cè una tacita convivenza: trovi il ristorantino a gestione famigliare con il
proprietario in ciabatte e canottiera che è sia cuoco sia cameriere, con magari accanto
un lussuoso ed elegante sushi bar, in Italia simili convivenze sarebbero
impossibili. Ho sgranocchiato una pannocchia la cui preparazione era degna di nota. Ognuna Sono tornato in albergo, felice per non trovarmi nella stanza maleodorante della sera precedente. Mi sono concesso non una doccia ma un vero bagno e non volevo più uscire dalla vasca. Alla TV si vedono telenovele di produzione locale, telegiornali dove la politica è trattata con grandenfasi ed il presidente Chen Shui-Bian è sempre contornato da persone che lo applaudono entusiasticamente, ma i programmi più trasmessi sono quelli delle televendite. Mi ha incuriosito la pubblicità di una crema rassodante: la ragazza era a seno nudo e sui capezzoli cerano dei cerotti rotondi per non mostrare quello che già si vedeva! Peikang Allindomani ho fatto colazione con una zuppa marrone con verdure e carne, nella ciotola galleggiava anche un uovo sodo, poi ho comprato un biglietto del treno per Chiayi, da li raggiungerò in bus Peikang. Oggi è il quindicesimo giorno del mese della settima luna, il giorno più importante della Festa dei Fantasmi, questa ricorrenza è celebrata sia da taoisti sia da buddisti, i primi festeggiano il compleanno dellImperatore Chinghsu (il Dio delle tenebre) e per ingraziarsene lo spirito fanno offerte di cibo ai templi. I secondi chiamano questa festa Ullambana e ricordano il viaggio fatto negli inferi da Maudgalyayana, un discepolo del Buddha Sakyamuni per salvare lanima della madre. A Taiwan la religione è una miscela di pratiche e credenze che derivano dallanimismo, dal culto degli antenati, dalla tradizione confuciana, dal pensiero taoista, dallidea della reincarnazione buddista e da tante altre credenze popolari che spesso si mescolano con disinvoltura nei vari luoghi di culto. Si crede che in questo mese siano aperti i cancelli dellaldilà e gli spiriti dei morti ritornino sulla terra per fare visita ai parenti: non è consigliabile viaggiare, nuotare, aprire una nuova attività, occorre fare offerte di cibo agli spiriti affamati, accendere incenso e bruciare finto denaro nelle fornaci dei templi. Le offerte servono ad impedire atti vendicativi da parte degli spiriti (che non hanno parenti in vita) contro le abitazioni dei vivi, addirittura chi muore in questo mese, sarà seppellito solo in quello successivo. Oggi dovevo essere a Keelung, alla festa
di Chung Yuan che si conclude con la liberazione denormi lanterne fra i flutti
delloceano, ma ho deciso di vivere questa ricorrenza a Peikang, una città a metà
strada tra Kaohsiung e Taichung dove cè il tempio Chaotien, il più grande ed
antico, Un po dovunque ci sono
bracieri per lincenso, i fedeli fanno numerosi inchini tenendo i bastoncini fra le
mani fino quasi a toccarli con la testa. Nella cappella principale invece, la gente getta
a terra due oggetti che assomigliano a grossi fagioli con una superficie piana, il gesto
va ripetuto per tre volte consecutive, loperazione ha un significato divinatorio e
la posizione assunta dagli oggetti serve per avere risposte a domande tipo: andrà
bene lesame?, lui mi ama ancora? avrò fatto la scelta
giusta?. In grandi ceste ci sono da sessanta a cento bacchette numerate simili a
quelle del gioco dello Shanghai, sono infilate in un tubo che è agitato davanti
allaltare, si prega e si scuote il contenitore fino a farne cadere una a terra. Dal
numero del bastoncino si risale al responso divino che è indicato su un tabellone, nella
speranza che sia propizio e di buon auspicio. Anche io mi sono fatto contagiare da
questatmosfera e come tutti ho comprato incenso e cartamoneta da bruciare: ai
guardiani del tempio si pagano dollari veri per averne in cambio di falsi! Ho chiesto
informazioni sui festeggiamenti, tutti dicono di parlare un po dinglese, ma è
già tanto se capiscono yes, un giovane intraprendente ha estratto un
traduttore elettronico e cercava di dirmi che ci trovavamo al tempio di Matsu, i suoi
amici lo prendevano in giro e mi fingevo interessato per la sua La gente arriva alla spicciolata, tutti portano qualche cosa: pacchi di soldi di carta, cesti di frutta, piatti con svariati tipi di cibo, dolci, bottiglie di birra e di bibite, sacchi di riso, insomma qualunque cosa sia commestibile. Creano altari improvvisati e depongono il tutto su lunghi tavoli predisposti appositamente per la festa, anche davanti ai negozi ed alle case hanno allestito piccoli altari con i medesimi prodotti. Nelle strade ci sono bracieri artigianali ricavati da bidoni, si bruciano banconote e sembra che gli adulti tornino bambini, ma il massimo del divertimento è quello di sparare mortaretti o fuochi d'artificio. Nel tardo pomeriggio alcuni monaci vestiti darancione hanno iniziato a sfilare lungo le tavole imbandite, si fermano in prossimità degli altari e recitano preghiere suonando piatti, gong e piccoli tamburi. Una piccola folla di fedeli li segue ed ad ogni sosta accende bacchette dincenso: anelli di fumo bianco e profumato si dissolvono nellaria impregnata da questodore e si respira a fatica. Fra i tavoli e allinterno del tempio tutti telefonano o rispondono al cellulare con gran naturalezza, sacro e profano si mischiano ancora una volta. Terminate le benedizioni i monaci sono entrati in una struttura futuristica che al posto del tetto ha tre cubi dorati con una gran balconata, che ricorda il palco degli imperatori romani, da qui conducono la cerimonia con canti e preghiere. Il capo monaco indossa un berretto rosso simile a quello in uso presso le popolazioni mongole e con le mani fa strani gesti, come alla cerimonia di Taichung capisco poco. Seduto in un baracchino ho mangiato spaghetti di riso dolci con frutta candita ricoperti da ghiaccio fumante e osservavo la festa che stava giungendo al suo culmine. Molta gente era ammassata nella zona della frutta, cerano belle composizioni con uva e prugne che formavano grandi ideogrammi, ma anche mele, pesche, ananas, longan e gli occhi del dragone, frutti grossi come ciliegie, che pendevano dal soffitto. Ho capito il perché di tutto questinteresse, gli organizzatori della festa avevano iniziato a distribuire frutta al popolo festante, la scena ricordava lassalto al forno delle grucce di manzoniana memoria, osservavo divertito, senza partecipare all'assalto. Vicino ad un altare ho raccolto qualche banana, allinizio nessuno era interessato a questi frutti perché tutti miravano ad un qualche cosa di più nobile, poi in mancanza daltro, la gente, pur di non rimanere a mani vuote, si è consolata anche così. Tutto laltro cibo che era stato portato per essere benedetto è stato recuperato dalle famiglie dei proprietari: i cesti di frutta, le bibite, i bei piatti di carne, di pesce ed i dolci sono stati caricati ad una velocità fulminea su auto e carretti e riportati a casa per essere consumati al riparo da occhi indiscreti. In due ore sono
tornato in autobus a Taichung, volevo mettere qualche cosa sotto i denti, ma anche qui
sono stato attratto dallatmosfera di festa: le vie daccesso In prossimità degli incroci ci sono piccoli palcoscenici con luci multicolori e psichedeliche, qui si esibiscono cantanti, cabarettisti e ballerine e gli spettacoli provocano un caos totale perché gli spettatori si ammassano tra i bidoni fumanti e i tavoli con le offerte di cibo. I pedoni si fermano a curiosare, i motociclisti (senza togliersi il casco) si fermano anchessi ad osservare, le auto vogliono circolare e lumidità è oltre il 70%. Più in là non ci sono né canti né musica tradizionale, cè lesibizione di una ragazza dagli occhi a mandorla che mostra il suo feeling per un palo da lap dance, più avanti allinterno di un garage, ingentilito con drappi bianchi e rose rosse, si svolge una cerimonia con monaci e monache dalle teste rasate. Talvolta mi sento un privilegiato nellassistere a queste rappresentazioni, in un Paese appena sfiorato dal turismo di massa. Solo a tarda sera ho ascoltato le esigenze dello stomaco e ho provveduto ai suoi brontolii con una scodella di spaghetti di riso ed un pesce cucinato con bacche rosse e foglie verdi, poi sono tornato al Fu Hsing Hotel. La mattina sono andato alla ricerca di una banca per cambiare i travellers chèque, da quando Taiwan ha iniziato ad occidentalizzarsi le banche sono aperte dal lunedì al venerdì e se si ha bisogno di cambiare denaro il sabato o la domenica, lunica possibilità è rappresentata dalle banche degli aeroporti, altrimenti si è spacciati. Oggi ho visto cose strane ed inusuali: quando sono entrato in banca (prima dell'apertura), gli impiegati in divisa (tailleur scuro per le donne e camicia bianca e pantaloni neri per gli uomini), allineati in fila tra fax, stampanti e computer, erano intenti a fare esercizi ginnici. Era una scena esilarante e comica, tipo quella di un film dAlberto Sordi o di Fantozzi: i registi si saranno ispirati a questa realtà per i loro film? Come sottofondo c'era unallegra musichetta che scandiva il ritmo. I travellers chèque, sono visti come strani pezzi di carta colorata e guardati in modo interrogativo (a Hengchuen la banca nemmeno li cambiava), talvolta penso di fondare una mia zecca personale e fabbricarmeli da me, magari nessuno se naccorgerebbe! Volevo visitare il più grande museo al mondo del Guinness dei primati, ma ero schiavo dellorologio e non potevo perdere il bus per Lishan che era anche lultimo della giornata e così ho abbandonato Taichung.
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